Questa «coca» è tipica di Maiorca e di solito, e normalmente, è fatta in estate, tempo di albicocche, ma può essere fatto tutto l’anno.
TORTA ALLE ALBICOCCHE(*)
1 vasetto di yogurt
bianco
1 misura (vasetto)
d’olio vegetale di girasole
3 uova
2 misure di zucchero
3 misure di farina
setacciata
1 bustina di lievito
setacciata
1 pizzico di sale
Zucchero e cannella
Zucchero a velo
10 albicocche
tagliate a metà e private del nocciolo, fresche o sciroppate (*)
ELABORAZIONE:
Lavorare tutti gli ingredienti liquidi (yogurt, olio e le uova), aggiungete gli altri ingredienti (zucchero, farina setacciata, la bustina di lievito e un pizzico di sale). Sbattere fino a ottenere un composto senza grumi. Versare l’impasto nello stampo, previamente foderato e imburrato. Distribuite i pezzetti di albicocca sopra l’impasto, cinque in linea retta, per quattro. Versare un po’ di zucchero e cannella in ciascuno dei pezzi di albicocca. Infornare a 180º per 30-35 minuti. Lasciate raffreddare 10 minuti prima di setacciare la torta con lo zucchero a velo. Servire pezzi con una metà di albicocca al centro.
(*) A Maiorca viene utilizzata la varietà di “galta roja”.
Buon appetito!!!
Il Cuoco
(*) Questa ricetta è dedicata in particolare a Magda R. Ho potuto convincere il Cuoco a darci una ricetta molto gelosa.
«Più se spende, peggio si mangia» così recita un motto popolare romano, perché la vera cucina romana si riassume in due parole: genuinità e semplicità.
Bucatini all’amatriciana, baccalà con peperoni, rognone in umido, fave con guanciale, ravioli alla romana, carciofi alla giudia sono piatti tipici della cucina della capitale d’Italia.
Oggi parleremmo di carciofi.
Carciofi
in tegame
I
carciofi in tegame o in padella sono molto gustosi e semplici, un
perfetto contorno, adatto ad una cena in famiglia o con gli amici,
sono un perfetto accompagnamento per pesce e carne e si possono
servire sia tiepidi che freddi.
Le
nonne dicevano che fritta era buona anche una suola di scarpa e in
effetti non c’è metodo di cottura più goloso. I carciofi
fritti
però entrano di diritto nella
top ten dei fritti
più buoni:
a fettine oppure a spicchietti, da mangiare bollenti scottandosi le
dita per gola e impazienza. Il loro guscio
croccante
che racchiude il tenero
cuore
di carciofo
li rende irresistibili. Vi abbiamo convinto a provare a farli in
casa?
Carciofi,
farina, olio e sale:
non serve altro per preparare i carciofi fritti e la ricetta è
davvero semplicissima. Dopo aver mondato gli ortaggi – quindi
eliminato il gambo, le foglie esterne e le spine – tagliate i
carciofi a fettine
sottili
e mettetele a bagno in una ciotola con dell’acqua fredda. Se
volete, per evitare che anneriscano, potete usare aggiungere
all’acqua un po’ di succo di limone o
prezzemolo (per questa
ricetta il cuoco preferisce l’erba) .
Prelevate qualche fettina di carciofo (lasciando le altre nell’acqua)
e asciugatele bene prima di passarle nella
farina
e scuoterle in un colino
a maglie grosse
per eliminare l’eccesso. Eseguite questi passaggi per poche fettine
di carciofi alla volta. Scaldate abbondante
olio per friggere
e cuocete le fettine di carciofi per circadue
o tre minuti:dovranno
risultare
dorati e croccanti.
Scolate i carciofi, fateli sgocciolare su carta assorbente, salate e
serviteli caldissimi.
Le
varianti da provare
I carciofi possono essere fritti in un’infinità di modi, come ad esempio in pastella o alla giudia, una ricetta tipica della tradizione ebraica romana in cui il carciofo assume la forma di una sorta di fiore. La ricetta classica dei carciofi fritti in realtà però è la più semplice, sebbene anche in questo caso esista una variante. Senza preparare una pastella, le fettine di carciofo possono essere passate nell’uovo sbattuto, dopo essere state infarinate. Un’altra variante da provare sono i carciofi fritti con il pangrattato al posto della farina. In questo caso il consiglio è di tagliare i carciofi a spicchietti e di sbollentarli prima di passarli nell’uovo e poi nel pangrattato.
Padella
di carciofi e finocchi alle erbe aromatiche
Ingredienti
5
carciofi
1 finocchio
1 aglio o scalogno
1 limone
1
cucchiaino di Erba finocchio
1 cucchiaino di foglie di
Prezzemolo
1 cucchiaino di Maggiorana
olio e.v.o.
sale e pepe
Preparazione
Prepara una bacinella con
acqua fredda, metti il succo di limone ed il limone stesso
nell’acqua. Qui metterai i carciofi lavati per evitare che
anneriscano prima della cottura.
Lava i carciofi togliendo
le foglie esterne, troppo fibrose e dure, fino a quando non arrivi a
quelle più tenere e più chiare. Pulisci anche il gambo ma senza
toglierlo, taglia a metà, lava bene anche all’interno allargando
leggermente le foglie tra di loro e immergi nell’acqua e limone.
Passa a pulire i finocchi.
Per loro non è necessario immergerli nell’acqua e limone ma, come
i carciofi. Tagliali a metà, poi a metà ancora e lava bene dentro.
In una capiente padella
antiaderente metti un filo di olio e fai stufare l’aglio o lo
scalogno.
Affetta finemente i finocchi e alla fine i carciofi
che avrai tolto dall’acqua con il limone e sciacquato rapidamente.
Metti le verdure in padella con le erbe aromatiche, aggiusta di sale e fai cuocere inizialmente con coperchio, per circa 15 minuti, e poi senza per altri 5 minuti.