La Lombardia è stata brutalmente picchiata dal corona virus. È un momento triste per una regione cosi bella. Nel suo onore questo piatto tipico.
Forza e coraggio!!
OSSOBUCO CON RISOTTO(*)
1,2 kg 4 ossibuchi
di vitello
300 g riso Carnaroli
400 g midollo
30 g cipolla
brodo di carne
farina
burro
aglio -prezzemolo
zafferano
limone
vino bianco secco
Grana padano Dop
grattugiato
sale -pepe
ELABORAZIONE:
Incidete i bordi
degli ossibuchi, in modo che non si arriccino in cottura;
infarinateli, poi scrollateli e rosolateli in una padella con 30 g di
burro e uno spicchio di aglio schiacciato con la buccia, che
eliminerete.
Fateli insaporire
per 3-4’ su ciascun lato, poi bagnateli con mezzo bicchiere di
vino, salate e pepate, mettete il coperchio e fate cuocere per circa
un’ora e 10’ bagnando ogni tanto la carne con un poi’ di brodo
caldo. Tritate intanto un bel ciuffo di prezzemolo con mezzo spicchio
di aglio sbucciato e la scorza di un intero limone (gremolada).
Iniziate a preparate
il risotto circa 20’ prima che la carne giunga a cottura: rosolate
la cipolla tritata in una casseruola con il midollo sminuzzato,
tostatevi il riso e sfumatelo con uno spruzzo di vino bianco. Portate
il risotto a cottura, in 16-18’, aggiungendo circa 900g di brodo,
poco per volta, unendo negli ultimi minuti una bustina di zafferano
sciolta in poco brodo.
Aggiungete la gremolada agli ossibuchi a fine cottura. Mantecate il risotto con una noce di burro e 30-40 g di grana grattugiato. Servitelo con gli ossibuchi, completando con il sugo di cottura.
Buon appetito!!
Il Cuoco
(*) ricetta lombarda, tratto dalla rivista La Cucina Italiana.
A. Viviamo in una cultura che ci invita continuamente a raggiungere e accumulare, ma mai a rinunciare. Forse la chiave non è esattamente cosa ottenere, ma è possibile che la soluzione a questa non conformità eterna risieda nel saper adeguarsi. Nel trovare un equilibrio tra entusiasmo per ciò che sogniamo e conformità per apprezzare ciò che abbiamo. Se noi esseri umani abbiamo qualcosa in comune è quel desiderio di stare bene. E quando stiamo bene, vogliamo stare meglio. Non è possibile avere tutto. Ora ogni persona deve definire quali sono le sue priorità, quindi sapere come adeguarsi è essenziale. Negli ultimi decenni, la tecnologia ci ha portato incredibili invenzioni, e abbiamo avanzato più in questa generazione che in tutte quelle precedenti insieme; la velocità con cui cresce è agghiacciante. Il XXI secolo sta affrontando un panorama molto diviso e la sua più grande sfida sarà quella di affrontare il danno collaterale delle nuove tecnologie. Per esempio, è molto preoccupante l’effetto negativo sull’ambiente. Un altro grosso problema è la sicurezza in termini di protezione dei dati: siamo in grado di rinunciare a determinate cose per migliorare il nostro pianeta, la nostra salute e la nostra società?
Ebbene, secondo me dobbiamo essere pratici e non necessariamente rinunciare all’uso di tutte queste nuove tecnologie che semplificano la vita domestica poiché facilitano il lavoro a casa.
B. Molti di noi concordano sul fatto che l’avanzamento delle nuove tecnologie dia un po ‘di vertigine, nonostante il miglioramento che ciò rappresenta per la nostra società, sia a livello professionale che a livello di utente. Questo sentimento di disagio che genera un’evoluzione così vertiginosa, nel senso che perdiamo un po’ di controllo su noi stessi per darlo alle macchine, ci porta necessariamente a pensare se non stiamo dando il nostro consenso molto leggermente a così tante saggezze applicate, e se non ci pentiremo un giorno di aver ceduto così tanto perché oggi le macchine non solo sostituiscono gli uomini nelle loro funzioni professionali, ma lo fanno anche a livello personale.
Con
la sana intenzione di contemplare i
pro
e i
contro
di questi progressi incommensurabili, è mio fervente
desiderio che un giorno saremo
così saggi e maturi con la scienza che potremo
dirigerla e trarne beneficio senza grossi problemi.
Ma, se vogliamo convertire la nostra vita privata in modelli insensati di individualismo e isolamento (sta quasi accadendo) con intrusioni perniciose nella nostra intimità, dobbiamo essere consapevoli che abusando dei benefici di queste tecnologie compromettiamo la nostra dignità e libertà, allo stesso tempo che diventiamo schiavi delle nostre macchine. Dobbiamo essere giudiziosi e non relegare tutto ciò nell’oblio, perché ci sono momenti in cui la realtà supera la finzione.
C. La televisione continua ad essere il mezzo di comunicazione scelto dalla maggior parte della popolazione da condividere con amici o familiari. È un fatto irrefutabile!
La televisione ha tre funzioni: informazione, formazione e svago, ma tutti i canali optano per la terza perché i due terzi dei programmi sono dedicati al puro divertimento: spettacoli, serie, film, concorsi, musical e sport…
Si dice che la TV sia una finestra aperta sul mondo per contemplare la realtà comodamente da casa nostra, ma è conveniente ricordare che la televisione può avere un’influenza positiva o negativa, a seconda di come sia utilizzata ed è bene conoscerne i pro e i contro come in ogni cosa. Va bene guardare la TV di tanto in tanto, ma le ore in eccesso faranno solo male alla mente e alla nostra vita, come in tutte le cose bisogna distinguere tra uso, abuso e uso improprio.