GRAND TOUR DEL GUSTO

«Più se spende, peggio si mangia» così recita un motto popolare romano, perché la vera cucina romana si riassume in due parole: genuinità e semplicità.

Bucatini all’amatriciana, baccalà con peperoni, rognone in umido, fave con guanciale, ravioli alla romana, carciofi alla giudia sono piatti tipici della cucina della capitale d’Italia.

Oggi parleremmo di carciofi.

Carciofi in tegame

I carciofi in tegame o in padella sono molto gustosi e semplici, un perfetto contorno, adatto ad una cena in famiglia o con gli amici, sono un perfetto accompagnamento per pesce e carne e si possono servire sia tiepidi che freddi.

Le nonne dicevano che fritta era buona anche una suola di scarpa e in effetti non c’è metodo di cottura più goloso. I carciofi fritti però entrano di diritto nella top ten dei fritti più buoni: a fettine oppure a spicchietti, da mangiare bollenti scottandosi le dita per gola e impazienza. Il loro guscio croccante che racchiude il tenero cuore di carciofo li rende irresistibili. Vi abbiamo convinto a provare a farli in casa?

Carciofi, farina, olio e sale: non serve altro per preparare i carciofi fritti e la ricetta è davvero semplicissima. Dopo aver mondato gli ortaggi – quindi eliminato il gambo, le foglie esterne e le spine – tagliate i carciofi a fettine sottili e mettetele a bagno in una ciotola con dell’acqua fredda. Se volete, per evitare che anneriscano, potete usare aggiungere all’acqua un po’ di succo di limone o prezzemolo (per questa ricetta il cuoco preferisce l’erba) . Prelevate qualche fettina di carciofo (lasciando le altre nell’acqua) e asciugatele bene prima di passarle nella farina e scuoterle in un colino a maglie grosse per eliminare l’eccesso. Eseguite questi passaggi per poche fettine di carciofi alla volta. Scaldate abbondante olio per friggere e cuocete le fettine di carciofi per circa due o tre minuti: dovranno risultare dorati e croccanti. Scolate i carciofi, fateli sgocciolare su carta assorbente, salate e serviteli caldissimi.

Le varianti da provare

I carciofi possono essere fritti in un’infinità di modi, come ad esempio in pastella o alla giudia, una ricetta tipica della tradizione ebraica romana in cui il carciofo assume la forma di una sorta di fiore. La ricetta classica dei carciofi fritti in realtà però è la più semplice, sebbene anche in questo caso esista una variante. Senza preparare una pastella, le fettine di carciofo possono essere passate nell’uovo sbattuto, dopo essere state infarinate. Un’altra variante da provare sono i carciofi fritti con il pangrattato al posto della farina. In questo caso il consiglio è di tagliare i carciofi a spicchietti e di sbollentarli prima di passarli nell’uovo e poi nel pangrattato.

Padella di carciofi e finocchi alle erbe aromatiche

Ingredienti
5 carciofi
1 finocchio
1 aglio o scalogno
1 limone
1 cucchiaino di Erba finocchio
1 cucchiaino di foglie di Prezzemolo
1 cucchiaino di Maggiorana
olio e.v.o.

sale e pepe

Preparazione

Prepara una bacinella con acqua fredda, metti il succo di limone ed il limone stesso nell’acqua. Qui metterai i carciofi lavati per evitare che anneriscano prima della cottura.

Lava i carciofi togliendo le foglie esterne, troppo fibrose e dure, fino a quando non arrivi a quelle più tenere e più chiare. Pulisci anche il gambo ma senza toglierlo, taglia a metà, lava bene anche all’interno allargando leggermente le foglie tra di loro e immergi nell’acqua e limone.

Passa a pulire i finocchi. Per loro non è necessario immergerli nell’acqua e limone ma, come i carciofi. Tagliali a metà, poi a metà ancora e lava bene dentro.

In una capiente padella antiaderente metti un filo di olio e fai stufare l’aglio o lo scalogno.
Affetta finemente i finocchi e alla fine i carciofi che avrai tolto dall’acqua con il limone e sciacquato rapidamente.

Metti le verdure in padella con le erbe aromatiche, aggiusta di sale e fai cuocere inizialmente con coperchio, per circa 15 minuti, e poi senza per altri 5 minuti.

Buon appetito!!

Il Cuoco

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