SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI ISOLE BALEARI ED EMBAT LLIBRES PREPARANO IL DANTEDI DEL PROSSIMO 25 DE MARZO

IMPARA A LEGGERE LA DIVINA COMMEDIA

INIZIATIVA ORGANIZZATA OGNI MERCOLEDÌ DAL 20 FEBBRAIO AL 19 MARZO

INFO: ladantebaleari@gmail.com

Il corso sarà online dalle 18:30 alle 19:30. Impareremo a leggere un canto della Divina Commedia. Se vi piace leggere e recitare sarà perfetto!!.

Questa iniziativa è gratis per i nostri studenti, costa 30€ per i soci della Dante Alighieri. Per tutti gli altri 60€.

UNA GRANDE FESTA IL 25 MARZO

Il giorno in cui si celebra il DanteDi, la Società Dante Alighieri Isole Baleari ed Embat Llibres organizzano una lettura pubblica. Se vi piace leggere e recitare sarà perfetto. Restano da definire gli ultimi dettagli.

L’evento si terrà presso Embat Llibres in Passatge Particular Joan XXIII de Palma, in un orario ancora da definire.

A presto !!!!

ELENA FERRANTE, NUOVA SFIDA PER IL GdLi

L’AMICA GENIALE, LETTURA PER FEBBRAIO E MARZO

L’amica geniale è il primo volume di una tetralogia incentrata sul rapporto che lega le due protagoniste attraverso gli anni delle loro esistenze; in questo primo libro viene narrata la loro infanzia ed adolescenza; nel secondo volume (Storia del nuovo cognome) Lila e Lenù sono ormai adulte; nel terzo volume (Storia di chi fugge e di chi resta) le due amiche stanno attraversando quella fase della vita in cui si incomincia a considerare l’approssimarsi del periodo dei bilanci, che non sempre si rivelano positivi; nell’ultimo volume, infine, (Storia della bambina perduta) si conclude un ciclo di vita e la storia finisce con la vecchiaia.

Lina e Lenù abitano nello stesso quartiere degradato di una Napoli che funge da sfondo, ma anche da protagonista della loro storia. Lina è figlia di un calzolaio e la sua famiglia vive in condizioni piuttosto modeste; mentre Lenù vive un’esistenza più agiata, dato che il padre è usciere comunale: una posizione sociale superiore. La loro amicizia nasce fin dalla primissima infanzia e si consolida durante gli anni della scuola elementare, quando le due bambine diventano inseparabili, anche in relazione al fatto che entrambe vivono con grande insofferenza le rigide regole di comportamento imposte dal rione. Il loro più grande desiderio è quello di poter evadere, un giorno, da quella soffocante atmosfera.

PRIMA, IN COMUNE, VENEZIA E IL SUO CARNEVALE

Il Gruppo di Lettura Italiano (GdLi) mentre leggi L’AMICA GENIALE preparerai un lavoro su VENEZIA E IL SUO CARNEVALE, cosa metteremo in comune nella riunione di febbraio.

GIOVEDÌ 15 FEBBRAIO

18:30

A presto e buona lettura !!!

OMAGGIO AL GRANDE FOTOGRAFO WILLIAM KLEIN

ROMA, LA CIUTAT I LA GENT (1956-1958 vs. 2022-2023)

IL FOTOGRAFO MAIORCHINO XAVIER RAMIS ESPONE A L’ ESCOLA D’ART I DISSENY DI PALMA FINO AL 29 DI GENNAIO

Questa mostra fotografica è una serie di 16 fotografie della città di Roma è stata concepita come uno omaggio a William Klein. Il titolo della mostra è lo stesso del libro che Klein pubblicò nel 1959,con le fotografie scattate a Roma nei tre anni precedenti, dove le fotografie contenute nel libro sono proprio la fonte di ispirazione di questo lavoro, in cui ciascuna delle foto è accompagnata da un’istantanea tratta dal libro, che ne costituisce il suo riferimento.

William Klein morto a Parigi nel 2022

Roma negli anni’50 attraverso gli occhi di Klein

ERASMO DI FOTOGRAFIA A ROMA

La mostra fotografica è una serie di 16 fotografie de la città di Roma, su un totale di diverse centinala, scattate nella «città eterna» durante l’Erasmo fatto per Xavier Ramis, tra i mesi di ottobre 2022 e febbraio 2023.

UN ALTRO MODO PER CONOSCERE E GODERE VENEZIA

ANDAR PER BACARI TRA OMBRE E CICCHETTI

UN ALTRO MODO PER CONOSCERE E GODERE LA CITTÀ DI VENEZIA

Mangiare e bere bene a Venezia è un imperativo. Qui è impossibile non appagare l’appetito e placare la sete, perché laddove ti giri compare un bacaro pronto a soddisfare ogni desiderio. Ma in un labirinto di calli e canali è facile smarrirsi: ecco allora un libro che allo stesso tempo è guida e ricettario, che vi condurrà alla scoperta dei cicchetti della tradizione, tra una sarda in saor e un folpetto in umido, e dei bacari più autentici, nascosti in mezzo ai sestieri della città. Questa è una Venezia da gustare con gli occhi e con il palato, da vivere attraverso un tour enogastronomico assolutamente imperdibile.

MONICA CESARATO

Food blogger e critica gastronomica veneziana dal 2008, è prima di tutto un’amante del buon cibo. Da diversi anni divulga la storia e le ricette della gastronomia veneziana ai visitatori stranieri tramite il suo blog, le lezioni di cucina e vari podcast.

FRA STORIA E MITI DA SFATARE

Ostaria, Locànda, tavèrna, malvasia, furàtola, bastiòn, banderruòla, samàrco, magazèn, fritolìn: questo sono le denominazioni veneziane dei localo addetti alla rivendita di vino e cibo nell’antica Repubblica Serenissima, oramai cadute in disuso e che vivono solo nella memoria storica, ancora ritrovabili tuttavia tra i nomi di qualche calle.

Amarone, Recioto, Soave, Prosecco, Bardolino: solamente alcuni nomi di vini famosi in tutto il mondo e che nascono dalla stessa regione dell’Italia settentrionale, fra le principali produttrici di vino del paese: il Veneto.

«Bransìni, oràe, sardèe, grànso, pòrp, caparòssoi, peòci…» sono pesce che si possono trovare al Mercato di Rialto. Ê il mercato più conveniente della città e la gente da tutti i sestieri veneziani vieni qui per acquistare i miglioro ingredienti freschi per pranzo o cena.

Vi presentiamo qui di seguito una serie di ricette tradizionali e moderne veneziane di cicchetti a base di pesce:

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Baccalà mantecato

Calamaretti fritti

Gamberoni in saor

Insalata di Polpo

Sarde in saor

Moscardini in unido……..

LA CARNE E LA TERRA FERMA

Quando si parla di cucina veneziana automaticamente la mente va ai prodotti ittici della laguna, ma non tutti sanno che la carne è sempre stata una parte fondamentale della gastronomia lagunare.

Basti pensare che già gli antichi romani, riferendosi al territorio veneto, fanno menzione delle famose vacche di Altino, come riporta Columella, scrittore latino del I secolo d.C: «Ma per l’allattamento dei vitelli sono raccomandate le vacche di Altino che gli abitanti di quella regione chiamano ceve».

Alcuni cicchetti di carne:

Bovoeti agio e ogio

Brsaola col cren

Crostini con uova di guglia e pancetta

Figà aea venexiana

Pâté di fegato

Trippe alla veneta…

LE VERDURE VENEZIANE

Forse è la luce particolare di Venezia, ma le verdure in mostra sui banchi del Mercato di Rialto hanno sempre un colore intenso e vivace. Dalle teste innevate dei cavolfiori e dei finocchi al ricco oro delle zucche e il verde brillante della bietola e dei broccoli, dal rosso scartalo dei pomodori e all’intenso bordeaux del radicchio: un’incredibile display di colori e profumi.

Le verdure, coltivate nel fertile terreno ricco di argilla e sabbia confinante con la laguna, sono sulle tavole dei veneziani oggi come lo erano dall’inizio del XIV secolo d.C, quando i terreni agricoli del Veneto intorno a Padova e Treviso furono assoggettati al controllo veneziano. Molti piatti della tradizione hanno origini povere,perché venivano preparati con i legumi e le verdure della zona.

Alcuni cicchetti vegetariani:

Carciofi in pastea

Carciofi in tecia

Cipolline in agrodolce

Fiori de suca friti

Mozzarelle in carrozza

Polpette di ricotta

Zucca in saor….

ANDAR PER BACARI

Se volete gustare i cicchetti direttamente laddove sono stati inventati, eccovi un elenco di bacari e osterie, suddiviso in possibili itinerari.

Se volete gustare i cicchetti direttamente laddove sono stati inventati, eccovi un elenco di bacari e osterie, suddiviso in possibili itinerari, ma ricette e itinerari saranno nella prossima puntata.

Ho preso l’idea di questo articolo dal Libro di MONICA CESARATO Andar per Bacari, ricette e itinerari tra ombre e cicchetti, pubblicato dall’editore Programma.

Grazie ai consigli contenuti in questo libro, il mio ultimo viaggio a Venezia, qualche settimane fa, si è rivelato un vero piacere e delizia per lo stomaco e la mente. Un vero piacere. Grazie!! (Il cuoco)

Per questa ragione cercheremo di mettere in pratica alcuni degli spunti e dei cicchetti raccolti in questo apprezzato ed incredibile libro.

CORSO DI CUCINA ITALIANA

GIOVEDÌ 21 DICEMBRE alle ore 18:45

UN ALTRO MODO PER CONOSCERE E GODERE LA CITTÀ DI VENEZIA

TRA OMBRE E CICCHETTI

Menù in preparazione:

Aperol Spritz

Cicchetti di pesce

Cicchetti vegetariani

Zuppa di mandorle di Natale

Bigoli o spaghetti mori alla veneziana

Panettone (comprato in pasticceria) e dolci sorpresa fatto dal cuoco

VINI:

Prosecco Menestrello

Bianco e rosso

Caffè e infusione

Liquore fatto in casa (ricetta maiorchina dello chef)

POSTI LIMITATI: MINIMO 10 PERSONE/MASSIMO 15

è obbligatorio iscriversi (*)

(*)gruppoculturaleitalianomaiorca@gmail.com

L’ISOLA DI ARTURO, PER INIZIARE L’ANNO

LA GRANDE SCRITTRICE ELSA MORANTE, NUOVA SFIDA PER IL GdLi

Il romanzo è un’esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L’isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote. L’isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l’eroe ragazzo-Arturo. È una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall’isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza.

Arturo, il guerresco ragazzo dal nome di una stella, vive in un’isola tra spiagge e scogliere, pago di sogni fantastici. Non si cura di vestiti né di cibi. È stato allevato con latte di capra. La vita per lui è promessa solo di imprese e di libertà assoluta. E ora ricorda. Queste sono le sue memorie, dall’idillio solitario alla scoperta della vita: l’amore, l’amicizia, il dolore, la disperazione. Secondo romanzo della Morante dopo Menzogna e sortilegio (1948), L’isola di Arturo confermò tutte le qualità della scrittrice romana: l’impasto di elementi realistici e fiabeschi, la forte suggestione del linguaggio. Arturo, come Elisa in Menzogna e sortilegio, «si porta addosso la croce di far parte non di un oggi ma di un sempre».

PREMIO STREGA

l romanzo “L’isola di Arturo“, grazie al quale la Morante nel 1957 fu la prima donna a vincere il Premio Strega, si sviluppa infatti interamente all’interno dei 4 km² di estensione del territorio di PROCIDA.

ELSA MORANTE

Nasce a Roma nel 1912 e comincia a scrivere da giovanissima, collaborando con diverse rivista. Il suo primo ad essere pubblicato nel 1948 è Menzogna e sortilegio. Nel 1941 sposa Alberto Moravia ed entra in contatto con i grandi nomi della letteratura italiana del Novecento.

All’inizio degli anni ’60, la separazione da Alberto Moravia segna anche l’inizio di un travagliato periodo personale. Entra in contatto con l’ambiente delle avanguardie letterarie e con quelli della contestazione di sinistra.

Un nuovo interesse per la politica la porta alla scrittura de La storia, romanzo che riceve però diverse critiche. La sua ultima opera è Aracoeli, pubblicata nel 1982, tre anni prima della morte nel 1985.

I romanzi più famosi che ha scritto Elsa Morante sono: L’isola di Arturo, La storia, Menzogna e sortilegio e Aracoeli. La Morante ha scritto anche racconti (Il gioco segreto) e raccolte di poesie (Il mondo salvato dai ragazzini).

Elsa Morante ‘e morta d’infarto il 25 novembre del 1985.

APPUNTAMENTO GdLi

Giovedì 18 gennaio 2024

18:30

Punto d’incontro: Cafeteria Hotel Saratoga, Paseo Mallorca, 6

MANUALE RAPIDO DELLA CANZONE ITALIANA (VOL2)

GIOVEDÌ 23 NOVEMBRE 18:00 SALÓ D’ACTES IES RAMÓN LLULL

USI E COSTUMI ITALIANO DAL 1960 AL 2020 VISTI E ASCOLTATI ATTRAVERSO IL FESTIVAL DI SANREMO

UN SEMINARIO PRESENTATO DA SIMONE NEGRIN

SIMONE NEGRIN

Germogliato e cresciuto in Italia, conciato e marinato in Galizia.

È un narratore, artista teatrale e formatore, appassionato del genere umano nelle sue molteplici salse.

Raccoglie storie vere, le cucina con amore e dà loro la forma di una storia, aggiungendo umorismo e una varietà di emozioni.

APPUNTAMENTO

Giovedì 23 novembre, alle ore 18:00

IES Ramon Llull (Av. de Portugal, 2 07012 Palma

L’evento è completamente gratuito

PRESSO LA EMBAT LLIBRES

SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO

CONVERSAZIONE CON IL REGISTA RICCARDO TAMBURINI, finalista al Festival del Cinema di Maiorca

LUNEDÌ 23 OTTOBRE 19:30

EMBAT LLIBRES

Passatge Joan XXIII, 5A PALMA

Evento gratuito

IL MONDO IN ITALIANO

CORSI DI ITALIANO CON LA DANTE ALIGHIERI ISOLE BALEARI

Livello A1 martedì e giovedì, di 18:30-19:30

Livello A2 martedì e giovedì, di 19:30-20:30

IES POLITÈCNIC

Menorca, 1 07011

INFORMAZIONE:

ladantebaleari@gmail.com

Whatsapp 694461891

ARRIVA SETTEMBRE E COMINCIAMO A CAMMINARE

IL GRUPPO CULTURALE DI MAIORCA INIZIA UNA NUOVA AVVENTURA E UN NUOVO ANNO

Un anno in più se inizia una nuova avventura del Gruppo Culturale Italiano di Maiorca, con l’eccezione che per alcuni mesi non avremo il prezioso aiuto e la presenzia de la nostra professoressa Cecilia de Grazia.

Il primo incontro se produrrà giovedì 21 di settembre. Sono invitati tutti i membri che vorranno partecipare. Verranno tracciate le principale linee dell’anno e faremmo la prima lettura del Gruppo di Lettura Italiana (GdLi). Sarà alle ore 19:00. Promemoria gruppo wassap.

Sarà un brano del libro “Una di Luna” di Andrea De Carlo, già inviato qualche settimane fa. Finiremo la serata con una piccola cena al consueto punto di ritrovo La Tertùlia Cafè Teatre.

IN PREPARAZIONE:

CORSO DI CUCINA SICILIANA

Per Venerdì 29 di settembre stiamo ultimando un nuovo corso di Cucina Italiana sotto questo titolo «CUCINA SICILIANA, ricette, sapori, sagre».

Il menù definitivo ancora non è chiuso, ma è già certo che impareremo a fare PESTO ALLA TRAPANESE, LA CAPONATA, TAGLIATELLE CON LE SARDE E FINOCCHIETTO SELVATICO.

Spaghetti alla Norma? Chi lo sa?. Forse.

Per ora conosceremmo la storia della pasta alla Norma

Nel 1831 Vincenzo Bellini, compositore lirico catanese, tra i più celebri dell’Ottocento (la Sonnambula, i Puritani, la Norma), compose in soli tre mesi l’opera lirica Norma che debuttò alla Scala di Milano.

L’aria Casta Diva rese subito famosa quest’opera a tal punto che «sembra la Norma) (in catanese «pari’a Norma») divenne sinonimo di cose belle, ben fatte e degne di ammirazione.

Passano gli anni e nel 1920 durante un pranzo a cui partecipano, tra gli altri, l’attore Angelo Musco, il caratterista Turi Pandolfini e il noto poeta e commediografo Nino Martoglio, la cuoca e padrona di casa portò in tavola gli spaghetti con le melanzane e la ricotta infornata e i commensali gradirono la novità.

Dopo poche forchettate Martoglio volle complimentarsi con la cuoca: «signura Saridda chista è ‘na vera Norma» (signora Saridda questa è una vera Norma).

La pasta catanese venne cosi battezzata e da allora è diventata una delle ricette siciliane più popolari e conosciute al mondo.

Questa`e la storia della pasta alla Norma.

Come è già stato detto il corso si terrà il venerdì 29 di settembre alle ore 18:45. I dettagli verranno detti in seguito.

Chi è interessato può ora iniziare a registrarsi nel e-mail gruppoculturaleitalianodimaiorca@gmail.com

I COSSIERS DI MONTUÏRI DANZANO IN ONORE DI SAN BARTOLOMEO

IL RITO SI È TRASFORMATO IN UNA DANZA

Le Feste de Sant Bartomeu sono uno degli eventi estivi più tradizionali di Maiorca da non perdere. Montuïri, Consell e Sóller sono alcuni dei comuni che celebrano questa festa. Tuttavia, tra tutti gli elementi che caratterizzano queste feste estive, i più significativi sono senza dubbio i Cossiers de Montuïri.

ESTATE DOPO ESTATE, I COSSIERS DI MONTUÏRI, DOCUMENTATI DAL 1821, DANZANO UNA DANZA COLLETTIVA, RITMATA ED ENTUSIASTA, PIENA DI COLORE E SENSUALITÀ

Estate dopo estate, i Cossiers, documentati dal 1821, danzano una danza collettiva, ritmata ed entusiasta, piena di colore e sensualità, attraverso la quale riempiono le vie del comune. La danza, eseguita solo tre volte all’anno, simboleggia la vittoria del bene sul male. La protagonista è una donna, simbolo di femminilità e fertilità, alla quale gli uomini rendono omaggio. Detta donna sarà colei che sconfiggerà la figura del Diavolo, incorporata successivamente e con connotazioni cristiane.

I Cossiers de Montuïri sono stati premiati nel 2012 con il Ramon Llull Award per essere rimasti fedeli allo spirito della celebrazione, essendo l’unico gruppo dell’isola che è rimasto ininterrotto nel corso della sua storia.

I COSSIERS BALLANO DIECI BALLI DIVERSI E ESCONO TRE GIORNI ALL’ANNO: PER NOSTRA SIGNORA D’AGOSTO, IL 15; IL SABATO DI SAN BARTOLOMEO, 23 AGOSTO, E IL GIORNO DI SAN BARTOLOMEO, PATRONO DEL PAESE, IL 24 AGOSTO

I Cossiers di Montuïri ballano dieci balli diversi e escono tre giorni all’anno: per Nostra Signora d’Agosto, il 15; il sabato di San Bartolomeo, 23 agosto, e il giorno di San Bartolomeo, patrono del paese, il 24 agosto. Senza dubbio, questa è la località dove queste danze rituali sono rimaste più radicate. Se ne vanno accompagnati da un demone, che in questo caso si chiama Corno Verde.

Se ne vanno accompagnati da un demone, che in questo caso si chiama Corno Verde.

CORNAMUSE E DEMONI, LE DANZE COSSIER

I danzatori dai cappelli di paglia proteggono la bella dalle manacce come se fosse la pupilla dei loro occhi, volteggiando e cercando di tenere lontane da lei le seduzioni demoniache. Altri uomini nei pressi danno loro manforte e agitano le strisce di tessuto colorato, che hanno una funzione difensiva, per proteggere la «dama» (in realtà un giovane in abiti femminili, anche se questo fatto sta già cambiando e molte donne stanno già ballando come «dama»). Il dramma danzato si svolge dentro e davanti alla chiesa: passo dopo passo, tutto il gruppo si muove fino all’altare, ma il danzatore travestito da demone cerca di impedire alla dama di raggiungere il luogo sacro.

IL BENE HA LA MEGLIO SUL MALE, LA LUCE VINCE LE TENEBRE

Accompagnati da flauti, xeremies -le zampogne maiorchine- e tamburelli, i danzatori continuano a difendere la virtù della donna e le aprono la strada. La danza ha un lieto fine alla maiorchina: il bene ha la meglio sul male, la luce vince le tenebre.

Questa danza, chiamata cossier, si svolge perlopiù davanti a una chiesa o dentro, e proprio ad Algaida e nei suoi dintorni la tradizione della danza cossier è ancora molto viva. Per la verità questa tradizione è rispettata anche il altre località, come per esempio a Montuïri, Porreras, Sóller e Pollensa. Vale la pena menzionare anche I Cossiers dell’Escola de Música i Dances de Mallorca, che da anni ballano il Corpus Christi e La Colcada o Festa de l’Estendard, ogni 31 di dicembre.

L’ESCOLA DE MUSICA I DANCES DE MALLORCA, IL NUOVO PUNTO DI RIFERIMENTO

Nel 1975 è stata fondata l’Escola de Música i Dances de Mallorca da Bartolomé Enseñat i Estrany. Ha come scopi studiare, documentare, insegnare, diffondere e promuovere gli elementi della cultura popolare e tradizionale di Maiorca, in particolare la danza, la musica, gli strumenti e l’abbigliamento.

Nel 2015 le è stata assegnata la Medaglia d’Oro del Consell de Mallorca.

In altre località, come Alaró, questa danza rimase quasi nell’oblio per oltre settant’anni e venne ripresa solo negli anni Novanta del XX secolo, il merito incontrastato va allo scienziato Francesc Vallcaneras dell’Escola de Música i Dances de Mallorca.

ELS COSSIERS D’ALARÓ, APROXIMACIÓ AL FET DELS COSSIERS DE MALLORCA

Merita di essere sottolineato il lavoro svolto da Vallcaneras Jaume, che si riflette nel suo libro «Els Cossiers d’Alaró» per recuperare la danza dei Cossiers, dopo la sua scomparsa nel 1939.

La dedica del libro è abbastanza eloquente «A tots els que han estat, o seran, Cossiers a Alaró»/A Tutti coloro che sono stati, o saranno, Cossiers ad Alaró.

Come dice l’autore nell’introduzione del libro «L’unico motivo che mi spinge a presentare questo lavoro è quello di contribuire con il mio modesto lavoro al compito obbligato di recuperare Il Ball de Cossiers a Alaró»

I Cossiers d’Alaró ballarono nuovamente in occasione dei festeggiamento di San Roc nel 1992

I Cossiers d’Alaró escono solo un giorno all’anno, per Sant Roc, il 16 agosto. Si sono ripresi nel 1992, rappresentano due danze diverse e sono accompagnati da diavoli.

CONSIDERARE

I Cossiers di Algaida escono due volte l’anno: la prima, il giorno del loro santo patrono, Sant’Onorato, il 16 gennaio, e la seconda, il giorno di San Giacomo, il 25 luglio. Dal 1965 al 1972 il ballo ha cessato di essere qualcosa di popolare per diventare un’attrazione turistica. Il repertorio delle danze è piuttosto vasto e, come i costumi, mantiene molte somiglianze con quello dei Cossiers de Montuïri.

I Cossiers di Manacor si sono ripresi nel 1981, e, attualmente, il giorno di partenza varia a seconda delle date della festa di Sant Crist della Chiesa Addolorata (è sempre domenica) e della proclamazione delle Fiere e delle Feste di Primavera (è sempre Venerdì). Rappresentano cinque danze diverse, sono accompagnate da demoni e il loro abbigliamento è uno dei più singolari. Si distingue dal resto dei gruppi per la conservazione dei broquers, una danza che deriva dai balli di bastoncini che vengono eseguiti in tutta Europa.

I Cossiers di Montuïri ballano dieci balli diversi e escono tre giorni all’anno: per Nostra Signora d’Agosto, il 15; il sabato di San Bartolomeo, 23 agosto, e il giorno di San Bartolomeo, patrono del paese, il 24 agosto. Senza dubbio, questa è la località dove queste danze rituali sono rimaste più radicate. Se ne vanno accompagnati da un demone, che in questo caso si chiama Corno Verde.

I Cossiers di Pollença sono stati recuperati nel 1981 e attualmente escono a ballare il giorno della loro patrona, Nostra Signora degli Angeli, il 2 agosto. Contrariamente a quanto accade in altri paesi, il gruppo è composto da dodici cossiers e una signora. Non sono accompagnati da demoni e rappresentano quattro diversi tipi di danze.

I Cossiers dell’Escola de Música i Dances de Mallorca ballano due volte l’anno:il Corpus Christi e La Colcada o Festa de l’Estendard, ogni 31 di dicembre.

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Llompart Moragues, Gabriel. «Els Cossiers de Mallorca». Boletín de la Cámara Oficial de Comercio, Industria y Navegación de Palma, núm. 653 (1996).

Vallcaneras Jaume, Francesc. Els Cossiers d’Alaró. Aproximació al fet dels Cossiers de Mallorca. Alaró: Ajuntament d’Alaró, 1990.

Maiorca, Vita e Cultura di un’isola.

Torres Josep, Un po`di qua e un po’ di la´