RACCONTO

HOLBOX, IL CREPUSCOLO DELLE SPIE

FRANCO MIMMI

EBOOK 0,99€

caratulaholbox

 

 

 

 

Holbox è un’isoletta messicana, un luogo ideale per un incontro fuori dal mondo, un luogo dove è ancora possibile, perfino a una spia, recuperare il senso delle cose che contano, delle cose che valgono. A Holbox si ritrovano – forse per una imprudenza, forse per una trappola, forse per una estrema offerta di amicizia – due antichi colleghi dei servizi segreti italiani. I fatti affermano che uno dei due sta dando la caccia all’altro, ma nell’isola le vecchie regole non valgono, i fatti acquistano significati diversi: la partita tra il cacciatore e la sua preda si giocherà secondo norme di dignità che nel mondo lontano da lì, nel nostro mondo quotidiano – quello del potere e della violenza, del terrorismo e della guerra -, appaiono obsolete e persino un po’ ridicole, ma a Holbox…

 

IN PREPARAZIONE

LECTURA CRITICA DEL RACCONTO

10 NOVEMBRE

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COMMENTO DI UNO STUDENTE

Sin dall’inizio del primo paragrafo scopro un Franco Mimmi diverso. La descrizione di un momento concreto che si svolge nel tardo pomeriggio, mi coinvolge subito ed attira la mia attenzione. Mi pare di essere nello stesso posto del protagonista. La descrizione del paesino messicano mi piace, non è il Franco Mimmi fino ad ora conosciuto, anzi letto da me con una prosa scarna, vuota di aggettivi che abbelliscono le parole . Mi viene voglia di andare avanti con la lettura; mi sento allo stesso tempo sorpresa e sedotta. Il protagonista cerca qualcuno (poi mi rendo conto che ci sono più protagonisti), cerca qualcuno sì, ma tutto quello che lo avvolge, che lo circonda si svolge ad un ritmo diverso, lentamente come lenta trascorre la vita nei paesi del Sud America. Posso percepire (e la mia immaginazione mi aiuta assai) l’atteggiamento spensierato dei cittadini, il clima pesante, l’immondizia dappertutto. I bar con il juke-box che suona boleros e canzoni popolari messicane, i bambini che giocano e i cani randagi che camminano verso nessun posto.

( Adesso una sosta di mezz’oretta per portare a passeggio i  miei cani, sul comodino mi aspetta la biografia sulla pittrice Frida Khalo)

Riprendo la lettura:

Inizio a capire il rapporto fra il protagonista e l’obiettivo della sua ricerca, l’altro protagonista, una specie di spia, un, diciamo disertore……

(Ho sonno, la concentrazione sta per scomparire, ma da quando ho iniziato la storia posso dire che mi piace di più il come, il dove si svolge che la storia in se stessa, quando i due protagonisti si incontrano, non so ancora se per caso, dopo aver commesso, uno di loro, un tradimento …..Mi interessa la descrizione dei posti dove vanno, sono anch’io al ristorante dove pranzano con i cani che li guardano o forse aspettano un pezzo di pane, la passeggiata per la spiaggia calpestando le conchiglie, la sorpresa del figlio bambino, la vita in un paesino perduto dove il disordine, la spazzatura, l’attacco delle zanzare, le birre bevute nei bar, la musica, la noncuranza della gente forma parte della sua idiosincrasia.

(Dopo aver trascorso la mattina con i soliti impegni domestici, arriva l’ora magica: il pomeriggio tutto per me e con lo scopo di finire lo scritto di Mimmi; non manca tanto…!)

E quindi nel finale del brano che mi mancava, mi riaffermo in tutto quello che ho detto prima, più che la storia in se stessa, è brillante è interessante è meravigliosa la descrizione di situazioni, luoghi, momenti….. cosa finora sconosciuta (al meno per me) dello scrittore

Lina Aloy

 

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