LO ZABAIONE

Siccome si dice in spagnolo «ciò che è promesso è debito», dopo il workshop di cucina italiana mancava la spiegazione del libro «Ricette di pasticceria della tradizione veneziana», La dolce Serenissima Repubblica.

 

 

 

 

 

 

E a proposito della ricetta dello zabaione qui ce l’hai:

 

Zabaione” è davvero un nome molto singolare, tanto che l’origine di questa parola non è chiara nemmeno agli intenditori.

Alcuni di questi hanno avanzato l’ipotesi che il merito per la diffusone di questa squisita ghiottoneria possa essere riconducibile ai veneziano o, se non altro, alla loro presenza sulle coste della ex Jugoslavia, dove era diffusa una densa bevanda (zabaja) ritenuta particolarmente energetica.

Secondo altri “zabaione” deriverebbe da un termino latino (sabaia) usato per indicare un tipo di birra. Sicuramente fu la somiglianza visiva a suggerirlo, poiché la crema dal colore giallo chiaro, presenta sulla superficie un accenno di schiuma leggera.

In ogni caso, un’antica usanza veneziana prevedeva che un miscuglio preparato con uova, zucchero e vino Malvasia, con un’aggiunta di alcol puro, fosse immancabilmente regalato allo sposo novello dagli amici al termine del pranzo di nozze, così da propiziare il successo della prima notte. A volte venivano addirittura aggiunti altri ingredienti ritenuti afrodisiaci come la cannella, la noce moscata ecc.

Oggi lo zabaione viene servito come dessert, accompagnato dai baíco’li, o può essere impiegato nella preparazione di altri dolci.

ZABAJÓN

8 tuorli d’uovo, 12 cucchiai di zucchero, 3 dl di Marsala o di altro vino dolce, cannella in polvere.

La preparazione dello zabaione è molto semplice, ma richiede attenzione nel momento della cottura.

Versare in una casseruola i tuorli e lo zucchero e mescolare energicamente il tutto con un cucchiaio di legno o una frusta, in modo da ricavare una spuma soffice e chiara. Unirvi il Marsala e un po’ di cannella in polvere, amalgamare gli ingredienti e porre su fuoco molto moderato, non smettendo mai di mescolare sempre nello stesso senso. Dopo un po’ il composto inizierà a gonfiarsi e a quel punto sarà bene fare molta attenzione perché lo zabaione non deve raggiungere il bollore. Infatti, se ciò accadesse, la buona riuscita della ricetta risulterebbe compromessa.

Infine servirlo caldo, in tazze di porcellana o in coppette, accompagnando con i baíco’li che tradizionalmente sposo questa ghiottoneria. Se piace, completare con un po’ di panna montata. Servire tiepido o freddo accompagnando con un Vin santo di Gambellara.

ANTICO ZABAJÓN

3 uova, 100 g di zucchero, ½ di vino bianco secco, il succo di 1 limone.

Questa antica e semplice ricetta, che pare possa risalire al Settecento, prevede l’utilizzo di una quantità inferiore di uova rispetto alla ricetta precedente più conosciuta.

In una casseruola versare il vino, le uova, lo zucchero e il succo di limone. Mescolare tutto con mota cura con un cucchiaio di legno, quindi trasferite il recipiente su fuoco vivace, non smettendo mai di mescolare.

Appena il composto è vicino a bollore, toglierlo dal fuoco, versarlo in tazze adatte e lasciarlo raffreddare prima di servirlo con gli insostituibili baíco’li.

ZABAIONE CLASSICO PER BIMBY

150 g zucchero semolato

150 g tuorli (circa 7) uova

100 g (secco) marsala

50 g (secco) vino bianco

Come cucinare la ricetta

Montare la farfalla nel boccale e aggiungere i tuorli (a temperatura ambiente) e lo zucchero: 5 min. 37° vel. 3.

Aggiungere il marsala e il vino: 7 min. 70° vel. 3.

Versare nei bicchierini e servire con i biscotti.

 

Buon appetito !!!

Il cuoco

 

Deja un comentario