ATTENZIONE!!!

CAMBIAMO LA DATA DEL WORKSHOP DI CUCINA

per problemi di spazio (c’è un’altra attività) ritardiamo la data del workshop LA VERA CUCINA DI ROMA una settimana

NUOVA DATA: GIOVEDÌ 21 DI MARZO alle ore 19:00

 

TEMPO DI CARCIOFI E FAVE

Menù (*)

Carciofi alla Giudia / le fave fresche con guanciale

Bucatini all’amatriciana

Penne all’arrabbiata

Sorbetto di mandarino

Dolce sorpresa

Vino

Caffé o infusione

Liquore fatto in casa

POSTI LIMITATI. MINIMO 10 PERSONE/MASSIMO 15

È OBBLIGATORIO ISCRIVERSI (*)

(*) Costo 30€. CENA COMPRESA. 5€ ALLA CONFERMA

(*) A lezione o indirizzo mail (gruppoculturaleitalianomaiorca@gmail.com). FINO AL 12 di marzo

Punto di incontro: Davanti alla porta d’entrata Club Sant Antonio de la Playa. (Ca’n Pastilla). Angolo con Ristorante La Mejillonera. C/ Nansas s/n. 5 minuti prima dell’inizio del corso. Si prega puntualità.

Un mese, una ricetta

Biancomangiare alle mandorle e amarene

 

 

 

 

 

La lista degli ingredienti

500 gr di latte di mandorla

60/80 gr di zucchero,

40 gr di maizena,

sciroppo di amarene,

amarene sciroppate.

Prepariamolo insieme

Versiamo in una pentola dal fondo spesso lo zucchero insieme all’amido ed uniamo a filo il latte mescolando con la frusta. Accendiamo la fiamma e iniziamo a cuocere a fuoco dolcissimo mescolando sino al raggiungimento del bollore. Spegniamo e versiamo in coppette o stampi da budino bagnati con acqua. Facciamo riposare 6 ore circa in frigorifero e serviamo con lo sciroppo di amarene e le amarene.

Buon appetito!!!

WORKSHOP DI CUCINA

LA VERA CUCINA DI ROMA

GIOVEDÌ 14 DI MARZO alle ore 19:00

TEMPO DI CARCIOFI E FAVE

Menù (*)

Stuzzicarello romano / Fegato con la cipolla

Carciofi alla Giudia / le fave fresche con guanciale

Bucatini all’amatriciana

Penne all’arrabbiata

Sorbetto di mandarino

Dolce sorpresa

Vino

Caffé o infusione

Liquore fatto in casa

POSTI LIMITATI. MINIMO 10 PERSONE/MASSIMO 15

È OBBLIGATORIO ISCRIVERSI (*)

(*) Costo 30€. CENA COMPRESA. 5€ ALLA CONFERMA

(*) A lezione o indirizzo mail (gruppoculturaleitalianomaiorca@gmail.com). FINO AL 5 di marzo

Punto di incontro: Davanti alla porta d’entrata Club Sant Antonio de la Playa. (Ca’n Pastilla). Angolo con Ristorante La Mejillonera. C/ Nansas s/n. 5 minuti prima dell’inizio del corso. Si prega puntualità.

Un mese, una ricetta

I toast alla cannella

La lista degli ingredienti:

2 fette di pane morbido in cassetta, 2 cucchiai rasi di zucchero, 2 noci di burro ammorbidito – per me bavarese, 1 cucchiaino di cannella in polvere, frutta fresca – facoltativa.

Prepariamoli insieme

Imburriamo entrambe le superfici dei toast. Scaldiamo una padella antiaderente e facciamo dorare a fuoco moderato entrambi i lati. Spolveriamo sopra lo zucchero e la cannella e riponiamo la superficie sulla padella per un minuto circa o sino a che lo zucchero si sarà caramellato. Serviamo così o con dadini di frutta fresca.

Buon appetito!!

Un mese una ricetta

CIOCCOLATA ALLA TAZZA

 

 

 

 

La lista degli ingredienti
1 tazza di latte intero, 4 cucchiaini colmi di cacao amaro in polvere, 2 cucchiaini rasi di maizena o fecola, 1 cucchiaio o più di zucchero, una spolverata di cannella o zenzero in polvere – facoltativo.

Prepariamola insieme
Scaldiamo il latte in un pentolino. Nella tazza uniamo il resto degli ingredienti ed amalgamiamoli tra loro, uniamo a filo il latte tiepido mescolando. Riponiamo nel pentolino e mescoliamo sino al raggiungimento del bollore. Trascorsi due minuti spegniamo la fiamma e lasciamo riposare 1 minuto prima di servire.

Buon appetito!!

PRANZO DI NATALE

Il Natale è l’occasione per riscoprire antichi rituali e ricette di famiglia. Le nostre proposte per quest’anno sono i tortellini emiliani in brodo e una tacchinella al parmigiano, burro e salvia, con patate schiacciate al pepe. Il dolce per eccellenza del Natale è il Panettone. A Napoli non è Natale se il pranzo non si conclude con i classici struffoni.

CURIOSITÀ

La leggenda racconta che, impegnate in una lotta durata 12 anni per il furto di un secchio, Bologna e Modena chiesero aiuto agli Dei per risolvere la questione e far finire la lunga guerra che avevano intrapreso. Scesi in terra per aiutare i Modenesi, Bacco, Marte e Venere si ritrovarono a passare la notte in un osteria al confine tra le due città in guerra.
Fu così che il locandiere di origine Bolognese, conquistato dalla favolosa bellezza Venere, decise di riprodurne perfettamente l’ombelico che aveva intravisto, utilizzando la sottile sfoglia che stava preparando in cucina.
Secondo un’altra versione, l’ombelico in questione sarebbe stato invece di Lucrezia Borgia fermatasi alla locanda per riposare durante un suo viaggio.
Dal giorno della sua invenzione i tortellini hanno subito diverse variazioni che hanno riguardato soprattutto il suo gustosissimo ripieno.

Tortellini emiliani in brodo

Preparate la pasta. Disponete la farina a fontana, sgusciate al centro le uova e lavorate gli ingredienti per almeno un quarto d’ora fino a ottenere una pasta liscia ed elastica. Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare per almeno 1 ora in frigo.

Preparate il ripieno. Scaldate il burro e 2 cucchiai di olio in una padella, rosolatevi il lombo, salatela poco, pepatelo e proseguite la cottura per 3 minuti; tagliatelo a tocchetti. Spezzettate la mortadella e il prosciutto e passateli al tritacarne due volte insieme al lombo. Trasferite il composto in una ciotola, aggiungete il parmigiano stravecchio e l’uovo e profumate con una grattata di noce moscata, regolate di sale se necessario.

Stendete la pasta in sfoglie molto sottili, disponetele su un piano infarinato e realizzate i tortellini. Disponeteli su vassoi infarinati e lasciateli asciugare una mezz’ora primera di cuocerli o di riporli in frigorifero. Portate il brodo a leggero bollore, tuffatevi i tortellini e cuoceteli per alcuni minuti. Spegnete il fuoco e lasciateli riposare 2-3 minuti prima di servirli con il parmigiano giovane a parte.

Per un risultato ottimale si dovrebbero cuocere i tortellini nel brodo, poi scolarli e metterli in una tazza con un mestolo di consommé: ovvero un brodo di carne in cui si fanno cuocere nuovamente carne e verdure per renderlo più concentrato.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ingredienti per 10 persone

Per la pasta:

400 g di farina 00 più quella per la lavorazione

4 uova

Per il ripieno e il condimento

80 g di mortadella Bologna

120 g di prosciutto crudo

120 g di lonza di maiale

100 g parmigiano reggiano stravecchio grattugiato

100 g di parmigiano giovane grattugiato

1 uovo

3 litri di brodo di carne

1 piccola noce di burro

olio extravergine d’oliva

noce moscata

sale

pepe

Tacchinella al parmigiano, burro e salvia, con patate schiacciate al pepe

In una ciotola, lavorate a pomata 50 g di burro con un pizzico di sale e uno di pepe. Fiammeggiate la tacchinella, quindi lavatela e asciugatela bene. Salate e pepate l’interno, quindi spennellate la superficie con il burro morbido preparato. Cuocete la tacchinella nel forno a 190º per 20 minuti, bagnatela con il vino bianco e continuate la cottura per 1 ora.

Nel frattempo, lessate per circa 10 minute le patate con la buccia, quindi schiacciatele sotto il palmo della mano in modo che si spacchino un po’ e sistematele in una teglia; conditele con sale, pepe e olio e mettetele in forno durante gli ultimi 40 minuti di cottura della carne.

In un pentolino fate sciogliere il burro rimasto, unite l’aglio sbucciato e schiacciato e la salvia tritata; fate insaporire 2-3 minuti e versate sulla tacchinella, spolverizzate con il parmigiano e passatela in formo ancora per 10 minuti. Sfornate l’arrosto e le patate, fateli riposare qualche minuto e servite.

 

 

 

 

 

 

Ingredienti per 8-10 persone

1 tacchinella da 2,5 kg pulita

3 ciuffi di salvia

1 kilo di patatine novelle con la buccia

80 g di burro

1 bicchiere di vino bianco

50 g di parmigiano reggiano grattugiato

1 spicchio di aglio

oli extravergine d’oliva

sale

pepe

 

Auguri di Buon Natale!!!

Il cuoco

WORKSHOP DI CUCINA

FUSIONE ITALIANA&MAIORCHINA

VENERDÌ 11 DI GENNAIO alle ore 19:00

Menù (*)

Antipasto

Carpaccio di manzo con maionese di senape

Pasta al limone

Lenticchie beluga con frutti di mare

Sorbetto di mandarino

Dolce sorpresa

Vino

Caffé o infusione

Liquore fatto in casa

POSTI LIMITATI. MINIMO 10 PERSONE

È OBBLIGATORIO ISCRIVERSI (*)

(*) Costo 25€. CENA COMPRESA. 5€ ALLA CONFERMA

(*) A lezione o indirizzo mail (gruppoculturaleitalianomaiorca@gmail.com).

FINO AL 2 DI GENNAIO

Punto di incontro: Davanti alla porta d’entrata Club Sant Antonio de la Playa. (Ca’n Pastilla). Angolo con Ristorante La Mejillonera. C/ Nansas s/n. 5 minuti prima dell’inizio del corso. Si prega puntualità.

CUCINA SICILIANA

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I TESORI DELLA CUCINA SICILIANA (*)

sapori mediterranei di ieri e di oggi

 

DUE RICETTE TIPICHE

 

ARANCINE

400 g di riso

200 g di polpa di vitello tritata

1/2 carota

1/2 cipolla

1 cuore di sedano con le foglie

2 cucchiai di concentrato di pomodoro

1 ciuffo di prezzemolo

100 g di caciocavallo fresco

100 g di piselli sgranati

4 uova

1 bustina di zafferano

parmigiano grattugiato

pangrattato

farina

vino bianco secco

burro

olio extravergine d’oliva

sale, pepe

ELABORAZIONE:

Rosolate il tritato, in un tegame, con 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, burro e un soffritto di sedano, carota e cipolla. Bagnate con il vino e lasciate evaporare. Aggiungete, quindi, i piselli e fate brevemente insaporire; poi, unite il conetratato, sciolto in una tazza d’acqua calda, il prezzemolo tritato, una presa di sale e una spolverata di pepe e cuocete per 30 minuti, mescolando di tanto in tanto.

Lessate il riso in acqua salata; sgocciolatelo e versatelo in una terrina.

Amalgamatevi lo zafferano, stemperato inpoca acqua, 1 uovo sbattuto e una maciata di parmigiano e aspettate che il composto si intiepidisca.

Prelevate un cucchiaio di riso e schiacciatelo sul palmo di una mano, in modo da crere un incavo. Riempitelo con 1 cucchiaio scarso di ragù e qualche dadino di caciocavallo e coprite tutto con un altro cucchiaio di riso. Modellate l’arancine e passatela nella farina, nelle uova sbattute con un poco sale e, infine, nel pangrattato.

Friggetele le arancine in olio caldo fino a doratura.

Sgocciolatele; ponetele su carta da cucina a perdere l’unto in eccesso e servite.

PASTA A LA NORMA

400 g di pasta lunga bucata (tipo maccheroni o bucatini)

1 melanzana

100g di ricotta salata

1 kg di pomodori maturi

2 spicchi d’aglio

1 mazzetto di basilico

olio extravergine d’oliva

sale, pepe

ELABORAZIONE:

Lavate i poomodori; practicate un taglio a croce alla base di ciascuno di eso e turrateli in una terrina con acqua molto calda, per una decina di minuti. Pelateli, privateli de semi e tritateli grossolanamente; poi, trasferiteli in un tegame in cui avrete fatto imbiondire l’aglio con un filo d’olio.

Aggiungete le foglie di basiico,una pres adi sale e una spolverata di pepe; mescolate e lasciate addensare il sugo, su fiamma moderata. Sciacquate la melanzana, tagliatela a dadini e fatela riposare in una colapasta, cosparsa di sale, per circa 1 ora; quindi, friggetela in olio caldo.

Lessate la pasta in acqua bollente salata, scolatela al dente e versatela nel tegame con la salsa.

Mescolate con cura e aggiungete le melanzane, una manciata di foglioline di basilico fresco e la ricotta salata a scaglie.

La Pasticceria

La cassata e i cannoli sono dolci classici della tradizione siciliana, che mantengono il barrocchismo ereditato dagli spagnoli, esiste una infinità di generi di pasticceria che spaziano dalla cubbaita (un torrone a base di sesamo o mandorle) ai buccellati o il gelo di anguria.

(*) Mi hanno regalato questo libro di Cucina Siciliana (sapori mediterranei di ieri e di oggi)  di Leonardo Frusteri, Salvatore Fraterrigo, Alba Allota, Paolo Salerno. PS advert Edizioni. Riporto queste ricette in rigraziamento a chi me lo ha regalato, mio amico Giovanni.

Grazie e Buon appetito !!

Il cuoco

TEMPO DI PASQUA

Le festività si aprono la domenica delle Palme ma non si concludono la domenica di Pasqua, esse proseguono di solito, e con grande slancio, anche la settimana sucessiva, perché in questo periodo ci si può dedicare di nuovo, e senza freni, ai piaceri del palato reccogliendo così le forze per protrarre i festeggiamenti fino mattino. La tradizione prevede che, durante le feste, gli adulti si regalino paste di carne, panades,  dolci, robiols i crespells, mentre per i bambini è d’obligo preparare un’opera d’arte di zucchero, la cosiddetta mona de pascua.

TEMPO DI PASQUA IN CUCINA

Torta Pasqualina(*)

La torta pasqualina arriva direttamente dall’antica tradizione culinaria ligure. Questa torta rustica è di facile preparazione e si cucina solitamente per la Pasqua. E’ ottima anche fredda, così da risultare ideale per la scampagnata di Pasquetta o per la colazione di Pasqua.

La ricetta è quella classica ligure con la bieta, però potete provare anche la carciofi.

Ingredienti:

2 pasta sfoglia già pronta

6 uova

500 gr di bieta o spinaci

200 gr di ricotta

40 gr di parmigiano reggiano grattugiato

40 gr di pecorino grattugiato

sale

pepe

fototortapasqualina

 

 

 

 

 

Elaborazione:

Lavate accuratamente e sbollentate la bieta in una pentola con il coperchio per 10 minuti in acqua leggermente salata. Poi scolatela, lasciatela intiepidire e strizzatela molto bene.

Preparate il ripieno della torta Pasqualina amalgamando bene la ricotta, con 1 uovo, il parmigiano e il pecorino. Lavoratelo bene aggiungendo poco sale e pepe. Quando il composto sarà ben amalgamato, unite la bieta lessata. Potete farlo unendo le foglie così come sono oppure tritarle al coltello.

Prendete uno stampo circolare di 22 – 24 cm di diametro non troppo basso, e foderatelo con la carta forno e il primo rotolo di pasta sfoglia. Foderato lo stampo, riempitelo con il ripieno di ricotta e bieta, preparato precedentemente.

Aiutandovi con un cucchiaio, fate 4 piccoli incavi nel ripieno equidistanti l’uno dall’altro. Sgusciate in ciascun incavo un uovo intero, in modo che durante la cottura diventi sodo.

Chiudete la torta con il secondo disco di pasta sfoglia e ripiegate il bordo del disco della base all’interno sigillandolo delicatamente.

Spennellate la superficie con uovo sbattuto e foratela con la punta di una forchetta, magari decorandola con un disegno o una scritta pasquale per renderla più carina.

Infornate la torta pasqualina a 180 °C per circa 60 minuti. Se si dovesse scurire troppo in superficie, copritela con un foglio di carta d’alluminio.

AGNELLO AL FORNO CON PATATE (*)

 

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L’agnello al forno con patate è una delle più classiche ricette di agnello al forno per la preparazione di tagli come la spalla o il cosciotto. Il sapore della cipolla rossa e del Pecorino mettono bene in risalto il sapore e la tenerezza della carne.

L’agnello è il simbolo della Pasqua per eccellenza, la portata principale presente in questo Santo giorno sulla maggior parte delle tavole degli italiani. Una carne molto saporita e succulenta che si adatta a tantissime preparazioni.

Ingredienti:

1kg Cosciotto d’agnello
30 g olio extravergine d’oliva
sale
pepe
rosmarino e timo
cipolla
Patate

Elaborazione:

Per preparare il cosciotto d’agnello al forno iniziate ad occuparvi della carne. Per prima cosa cercate di liberare la parte finale dell’osso dalla carne. Ungere una teglia da forno con l’olio e grattarvi grossolanamente la cipolla. Lavare e pelare le patate, tagliarle a spicchi.

A questo punto salate, pepate e massaggiate la carne con le mani. Poi trasferitelo all’interno di la teglia sopra la cipolla e patate.

Ricoprite con i rametti di rosmarino e timo. Cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 50 minuti, posizionandolo nel ripiano basso del forno, girando il cosciotto a metà cottura. Una volta che sarà ben rosolato e perfettamente cotto da entrambi i lati servite il vostro cosciotto d’agnello ancora fumante con le patate e cipolla.

Attenzione a non eccedere con la cottura per evitare che la carne diventi secca e perda succosità.

 

(*) La torta pasqualina e l’agnello al forno sono il simbolo della Pasqua per eccelenza in Italia.

ROBIOLS I CRESPELLS (*)

 

 

 

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Ingredienti per la pasta:

1 kg di farina

150 g di zucchero a velo

1/2 bacello di vaniglia, aperto in due e raschiato

3 0 4 tuorli

1 dl di succo di arancia spremuto al momento

300 g di strtto o di burro

olio di oliva

1 dl di acqua

Ingredienti per la farcia al formaggio o marmellata di zucca (*)

200 g di ricotta semigrassa o marmellata di zucca

1 tuorlo

50 g di zucchero

la scorza grattuigiata di un’arancia e di mezzo limone

Le due preparazioni vengono sempre accomunate perché dalla pasta, che non viene tutta utilizzata per realizare le gustose focaccine ripiene di ricotta o di marmellata di zucca, si ricavano anche squiisiti dolcetti chiamati crespells.

Versare due terzi della farina su una spianatoia o in una ciotola capace. Disporre la farina a fontana e aggiungere lo zucchero a velo, la vaniglia e tuorli diluiti nel suco di arancia. Mescolare la farina con questi ingredienti. Fare sciogliere lo strutto a calore moderato o nel forno preriscaldato e lasciarlo intipiedire prima di unirlo alla pasta. Lavorare la pasta a lungo, ungendo ogni tanto le mani con olio di oliva così che la pasta non si appiccichi. Aggiungere gradulamente all’impasto il resto della farina e l’acqua tipida sufficiente per ottenere una pasta piuttosto soda.

Lasciare riosare la pasta per 30 minuti, tenendola al riparo da correnti d’aria. Alla fine stenderla molto sotilmente con l’aiuto di un mattarello. Servendosi di un oggetto circolare di 12-15 cm di diametro, ricavare dalla pasta tanti dischi. Distribuire il ripieno al centro di ogni disco, che va poi ripiegato a metà. Premere i bordi per sigillarli e poi decorarli schiacciandoli con i rebbi di una forchetta. Dalla pasta rimasta ricavare dolcetti spessi, grandi circa 1,5 cm. Cuocerli in forno caldo (circa 120º) per circa 60 minuti.

I robiols vengono perlopiù farciti con marmellata di zuca, ma anche un formaggio come la ricotta si presta benissimo per realizzare questo ottime crostatine. Il ripieno si prepara mescolando a lungo gli ingrendienti.

(*)La farcia può essere anche con il cioccolato, marmellata di albicocca…

(*) Sono dolci tipici maiorchini in tempo di pasqua, ma ora se mangiano tutto l’anno.

 

BUON APPETITO!!!