NUMERO PRIMO, studio per un nuovo album

RAPPRESENTAZIONE IN ITALIANO

DI UN MONOLOGO DAL TITOLO

NUMERO PRIMO, STUDIO PER UN NUOVO ALBUM

INTERPRETATO DALL’ATTORE, REGISTA, AUTORE

fotoactorMARCO PAOLINI ( seguace di Dario Fo)

DATA: 21 ottobre

ORE. 19.00

LUOGO: Anfiteatro dell’ Instituto LLuís Vives

(Carrer de Sant Juan de La Salle, 5 Palma)

IMPORTANTE

Coloro che desiderano assistere allo spettacolo, che è gratuito, devono comunicare in anticipo il proprio nome al Gruppo, in quanto gli organizzatori vogliono sapere quanti posti devono riservare per il GRUPPO CULTURALE ITALIANO.

gruppoculturaleitalianomaiorca@gmail.com

NUMERO PRIMO Studio per un nuovo Album
Testi di Gianfranco Bettin e Marco Paolini
Produzione Jolefilm

Il prossimo lavoro teatrale non sarà un monologo ma un Album.
Non so ancora quali storie conterrà, ma sarà un Album.
Riprenderà il filo di un racconto autobiografico a puntate cominciato con Adriatico e proseguito poi con
altre storie (Tiri in porta, Liberi tutti, Aprile ’74 e 5, Stazioni di transito, Miserabili).
Il filo di memorie, di luoghi, facce ed esperienze ha finora accompagnato la crescita del protagonista Nicola
nella geografia e nella storia recente del nostro Paese. Per alcuni gli Albumsono un racconto generazionale,
uno sguardo ironico girato all’indietro, io stavolta vorrei cambiare registro.
Ho un’età in cui non sento il bisogno di guardare indietro, di ricostruire, preferisco sforzarmi di immaginare
il futuro, così farò un Album con nuovi personaggi (e forse manterrò qualcuno dei vecchi).
Parlerò della mia generazione alle prese con una pervasiva rivoluzione tecnologica.
Parlerò dell’attrazione e della diffidenza verso di essa, del riaffiorare del lavoro manuale come resistenza al
digitale.
Parlerò di biologia e altri linguaggi, ma lo farò seguendo il filo di una storia più lunga che forse racconterò a
puntate come ho fatto con i primi Album.
Di più, per ora, non so.

Marco Paolini (1956), attore, autore e regista.
Noto al grande pubblico per Il racconto del Vajont si distingue quale autore e interprete di narrazioni di forte
impatto civile (I-TIGI racconto per Ustica, Parlamento chimico, Il Sergente, Bhopal 2 dicembre ’84, U
238, Miserabili) e per la capacità di raccontare il cambiamento della società attraverso i dialetti e la poesia
sviluppata con il ciclo dei Bestiari.
Appassionato di mappe, di treni e di viaggio, traccia i suoi racconti con un’attenzione speciale al
paesaggio, al suo mutarsi e alla storia (come nel Milione).
Nel 2012 ha pubblicato per Einaudi Stile libero Ausmerzen. A fine 2012, per Einaudi Stile libero Video, è
uscito il cofanetto di Ausmerzen (DVD dello spettacolo + Taccuino di lavoro); nel 2013, sempre per Einaudi
Stile Libero, è uscitoItis Galileo (con il DVD dello spettacolo registrato presso i Laboratori Nazionali del
Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Física Nucleare e trasmesso su La7 il 25 aprile 2012).
Artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, sa portare quest’arte antica al grande pubblico
con memorabili dirette televisive seguite da milioni di telespettatori.

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